Il tumore al seno colpisce 1 donna su 8 nel corso della vita. Nella stragrande maggioranza dei casi, la cura oncologica comporta un intervento chirurgico più o meno demolitivo
Il tumore al seno colpisce 1 donna su 8 nel corso della vita. Nella stragrande maggioranza dei casi, la cura oncologica comporta un intervento chirurgico più o meno demolitivo. Per recuperare l'integrità fisica, o semplicemente forme naturali, è necessario un intervento ricostruttivo. "Il Servizio Sanitario Nazionale, però - nota Marzia Salgarello, chirurgo plastico ricostruttivo presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irrcs e Presidente Babc Italia Onlus, in occasione della Giornata internazionale per la consapevolezza della ricostruzione mammaria post-oncologica - copre solo i costi della mastectomia, la fase demolitiva dell'intervento, prevedendo la ricostruzione differita. Sappiamo bene che per la donna che affronta la malattia è fondamentale la ricostruzione immediata, che non è purtroppo rimborsata con nessuna metodica, ma viene eseguita a spese delle singole aziende ospedaliere. Non solo. Il Ssn - aggiunge Salgarello - copre il costo della ricostruzione con i lembi, ovvero con i propri tessuti, in differita e con rimborsi così esigui che scoraggiano le aziende ospedaliere a utilizzare questa tecnica vantaggiosa per la donna. A fronte di una maggiore sopravvivenza dobbiamo migliorare la qualità della vita delle nostre pazienti". Gli interventi con i propri tessuti ovvero i lembi, invece, "a fronte di un maggior impegno sia per la paziente in termini di impegno fisico che per l'azienda sanitaria in termini di costi - precisa Liliana Barone Adesi, dirigente medico dell'Uoc.
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